Stefano and Cosima d’Inzillo live between Rome and Berlin.They are a couple and have been working together for several years. They first met in New York: Cosima was working there as a model and Stefano was working for Versace. While modeling, Cosima graduated from Law School and later earned a master at Johns Hopkins University.
You can find them often on the road in their Motorhome traveling for work or on tour, The Italian Luxury Fashion On The Road tour, in constant search of new inspiration. This lifestyle brings the two designers to experience everything with great intensity and freedom. They have worked for both high-end (Versace, Borbonese .....) and mass market brands (Zara and HM amongst the others) and consider their experience in both environments as one of their major strengths: they have learned to understand how both high-end and large, mass market companies work and what are their needs. Working for these companies, they have realised that - if on on one hand there is an inevitable and progressive homologation in fashion, on the other hand there is new room, actually a real need- for fresh creativity that eludes this very homologation. Globalization is therefore double-faced: globalization has revamped particularism and mass -market production has revamped handicrafts!
Cosima e Stefano d’Inzillo vivono fra Roma e Berlino. Coppia nella vita, lavorano insieme da anni . Si sono incontrati a New York : Cosima lavorava come modella e Stefano lavorava per Versace. Contemporaneamente al lavoro di modella, Cosima si è laureata in Giurisprudenza ed ha poi conseguito un master alla Johns Hopkins University.
Vivono spesso, on the road, nel loro Motorhome, per lavoro, in tour, l’ “Italian Luxury Fashion On The Road tour”, alla costante ricerca di nuove ispirazioni. Questo modo di vivere, porta i due designer a vivere tutto con molta intensità e libertà. Il duo ha lavorato sia per aziende del lusso (Versace, Borbonese...) che per aziende di mass market (Zara, Hm...) e considerano questa esperienza in entrambi gli ambienti come uno dei loro punti di maggiore forza. Hanno infatti imparato a capire come funzionano e quali sono le esigenze sia delle aziende del lusso che di quelle del mass-market. Proprio lavorando per questi gruppi, si sono accorti che, se da un lato si stava creando un appiattimento della moda, dall’altro si stava creando lo spazio, anzi la necessità per una nuova creatività che sfugge all’omologazione. Il globale ha quindi una doppia faccia: ovvero il globale ha riportato in auge il particolare, la produzione di massa ha riportato in auge l’artigianato!